Per malocclusione, come indica il termine stesso, si intende un alterato piano di chiusura tra gli incisivi superiori e gli incisivi inferiori (gli incisivi superiori possono essere più indietro o più avanti degli incisivi inferiori).
In condizioni di normalità gli incisivi inferiori dovrebbero incastrarsi tra il piano che si viene a creare tra gli incisivi superiori e gli incisivi accessori, se questo non si verifica, essendo come tutti noi sappiamo i denti del coniglio a crescita continua (cioè denti che continuano a crescere per tutta la sua vita) non viene garantito un corretto consumo del dente e questo di conseguenza determinerà una sovra crescita dello stesso. La crescita può avvenire verso l’esterno, senza conseguenze gravi, oppure verso l’interno; in quest’ultimo caso il dente crescerà provocando danni alla mucosa buccale e al palato stesso. In entrambi i casi il coniglio sarà impossibilitato a nutrirsi in modo corretto e, alterando il sistema masticatorio, provocherà, alla lunga un alterato consumo anche dei denti molari provocando una mal occlusione anche di questi ultimi. Il coniglio molto spesso ha difficoltà a tenersi pulito mostrando condizioni scadenti anche del mantello.
Quasi sempre si tratta di un difetto genetico (ereditario), presente fin dalla nascita e che si manifesta precocemente. Può anche essere secondario a traumi o alla malocclusione dei molariformi. Questo difetto si manifesta già a poche settimane di età e si può osservare facilmente scostando le labbra del coniglietto.
FISIOLOGIA MASTICATORIA DEL CONIGLIO
I movimenti masticatori del coniglio possono essere suddivisi in tre fasi:
- La FASE PREPARATORIA che prevede due movimenti: l’apertura e la chiusura della mascella, movimenti prevalentemente sul piano sagitale con scarsa lateralità. I protagonisti di questa fase sono gli incisivi che “incidono” il cibo che viene poi portato dalla lingua verso l’interno del cavo orale dove verrà masticato.
- La FASE DI RIDUZIONE DEL CIBO grazie a dei complessi movimenti masticatori (latero laterali e antero posteriori), con coinvolgimento dei denti premolari e molari. Durante questa fase la masticazione avviene solamente da un lato per volta. L’escursione laterale è ampia e la mascella segue dei movimenti a mezzaluna. Il ciclo prevede una fase di apertura, una di chiusura veloce e una chiusura più lenta che permette al cibo di aderire ai denti masticatori. Sebbene i denti masticatori superiori ed inferiori spesso non entrino in contatto i movimenti si adeguano alle caratteristiche anatomiche della superficie masticatoria che non è piatta ma presenta creste e infossamenti che permettono una miglior triturazione del cibo. Il ritmo masticatorio non viene influenzato dalla tessitura del cibo, ma la forza necessaria durante la rottura dell’alimento aumenta proporzionalmente in funzione della durezza dello stesso (esistono dei pressocettori che regolano tutto ciò: nulla viene lasciato al caso).
- La terza fase prevede la DEGLUTIZIONE del cibo.
Terapia: non c’è modo di allineare in posizione corretta gli incisivi colpiti da malocclusione (non ci sono tiranti o apparecchi da applicare): quando i denti hanno una curvatura anomala il processo è irreversibile. La patologia si può affrontare in due modi: accorciandoli regolarmente o estraendoli.
L’accorciamento deve essere eseguito regolarmente e mira a mantenere gli incisivi di lunghezza normale, per evitare al coniglio il fastidio di quattro lunghe zanne davanti alla bocca che gli ostacolano la prensione del cibo, le operazioni di pulizia e di ingestione del ciecotrofo e che possono impiantarsi nei tessuti della bocca. Ma soprattutto, lo scopo dell’accorciamento mira a prevenire la malocclusione secondaria dei denti molari. L’accorciamento deve essere eseguito di frequente, regolandosi secondo l’accrescimento raggiunto dai denti e non secondo la comodità e la possibilità di portare il coniglio alla visita; spesso si tratta di intervalli di appena 10-14 giorni tra un trattamento e l’altro. L’accorciamento va eseguito con apparecchiature specifiche che richiedono però la sedazione dell’animale essendo procedure stressanti che richiedono l’immobilità del paziente per evitare di provocare danni ai tessuti.
Detto ciò, dal mio personale punto di vista trovo senza senso sottoporre il mio animale a delle sedazioni ripetute, quando esiste una procedura definitiva che è l’estrazione.
Sconsiglio vivamente l’accorciamento eseguito con un tronchese. Questo tipo di intervento comporta il rischio di fratturare il dente, esponendo la polpa dentale che può andare incontro a infezione. Può anche essere un trattamento doloroso per il coniglio per il colpo che riceve il dente. Tale procedura può essere utilizzata solo in animali anziani, con malattia dentale allo stadio terminale per i quali l’anestesia comporta gravi rischi.
Il trattamento di scelta della malocclusione degli incisivi consiste nell’estrazione di tutti gli incisivi per eliminare in modo permanente il problema. Il coniglio si adatta molto bene a questa situazione, anche perché abbiamo visto che gli incisivi giocano un ruolo importante soltanto nella prima fase della masticazione. L’estrazione degli incisivi ha soprattutto il grandissimo vantaggio di impedire che si sviluppi una malocclusione secondaria dei molari, se eseguita quando questi denti hanno ancora il loro giusto allineamento. L’estrazione degli incisivi è un intervento che si esegue in anestesia generale. Talvolta anche se il dente è stato completamente estratto rimane nel fondo dell’alveolo del tessuto germinativo (che infatti si ha la precauzione di schiacciare prima di estrarre il dente), e a distanza di alcuni mesi rispunta un incisivo; in tal caso occorre ripetere l’intervento di estrazione.
Gli incisivi vanno estratti tutti!!!!!!!! Non possiamo estrarre solamente uno degli incisivi: gli altri cresceranno in modo anomalo e soprattutto sarà alterata la fisiologia della masticazione (solitamente preferisco lasciare gli incisivi accessori per avere un punto di appoggio meccanico se in un futuro dovessero presentarsi problemi ai molariformi e si rendesse necessario applicare un apribocca durante le procedure di pareggiamento)
La gestione del coniglio senza incisivi
Con qualche accorgimento il coniglio senza incisivi può mangiare tutto quello che dovrebbe mangiare un coniglio con una dentatura normale; il fieno va accorciato tagliandolo in pezzi di una decina di cm e la verdura va ridotta in pezzi di 5-6 cm (se i pezzi sono troppo piccoli il coniglio farà fatica ad afferrarli con le labbra). Gli alimenti duri, come le carote o la mela, possono essere grattugiati. Il pellet viene mangiato senza difficoltà perché non richiede l’uso degli incisivi. I conigli usano gli incisivi anche per aiutarsi nella pulizia del mantello, asportando i ciuffi di pelo morto; dopo l’estrazione dei denti occorre porre maggior cura nella spazzolatura per evitare che il pelo morto si accumuli.
Articolo di Serena Sola (Medico Veterinario -Gp Cert Exotic Animal Practice www.serenasola.it)