I conigli sono animali erbivori . In natura si cibano di erbe, foglie, germogli, radici…. in inverno, quando il cibo scarseggia, anche della corteccia degli alberi. La loro dieta povera è integrata dall’assunzione del ciecotrofo: sono le proprie feci ricoperte di muco, ricco delle sostanze nutritive prodotte dalla flora batterica intestinale, che permette di riutilizzare l’alimento dopo che la fibra è stata digerita.
I denti del coniglio sono permanenti a crescita continua : 4 incisivi superiori e 2 inferiori che servono per tagliare a pezzetti l’alimento, e i molariformi (premolari e molari) con la funzione di macinare gli alimenti duri e fibrosi.
Una dieta corretta nel coniglio è importante sia per il buon funzionamento intestinale che per il pareggiamento dei denti: infatti andrebbe bene mettere a disposizione del coniglio, oltre all’immancabile fieno, anche erbe di campo (fresche o secche). Inoltre sono un passatempo ideale per evitare che la noia porti il coniglio a rosicchiare tappeti e mobili di casa. Va evitata l’erba contaminata da pesticidi, diserbanti e scarichi di automobile. Possono essere adoperate anche le verdure del supermercato, soprattutto a foglia, a volontà finocchio, coste, cicoria, radicchio, etc, con moderazione il broccolo e simili, da evitare i legumi. E la frutta? Poca, ha gli zuccheri, rischio obesità. Il pellettato è utile ma non indispensabile con un alto contenuto di fibra e composto da erbe pressate e fieno.
Nell’alimentazione del coniglio se la fibra è insufficiente ci sono problemi sulla motilità intestinale e lo sviluppo di batteri pericolosi che possono esitare in diarrea e morte. Allo stesso modo la fibra è fondamentale per il corretto consumo dei denti, che sono a crescita continua: quindi la carenza di fibra può causare malocclusione per l’allungamento eccesivo dei denti e delle radici. Per tutti questi motivi il fieno nella quotidianità del coniglietto domestico deve essere sempre disponibile in quantità illimitata. Questo deve essere fresco e va fatta attenzione alla presenza di muffe sono tossiche. Il fieno più adatto al coniglio proviene da prati polifiti cioè di erbe miste. L’erba medica invece non è adatta perché ricca di calcio e può predisporre a calcolosi vescicale. I carboidrati (pane, pasta, fioccati, etc.) non vanno mai somministrati al coniglio in quanto dannosi poiché favoriscono lo sviluppo intestinale di batteri pericolosi per la salute.
SCHEMA ALIMENTARE
Da dare ad libitum: carota, catalogna, indivia belga, finocchi, radicchio, sedano
Da dare con moderazione (per rischio calcolosi vescicale): erba medica, basilico, coste, cicoria, cime di carota, prezzemolo, rape, ravanelli, rucola, spinaci, tarassaco, trifoglio;
Da dare con moderazione (per rischio di fermentazioni intestinali e diarrea): broccoli, cavolfiori, cavoli, cetrioli, fagiolini verdi, lattuga, peperoni, pomodori, verze, zucchine;
Cibi pericolosi da non dare mai: carne, cipolla e aglio, cioccolato, funghi, legumi, melanzane, patate, peperoncino, pesce, porro, formaggi, yogurt, verdure cotte.