La FILARIOSI CARDIOPOLMONARE (Dirofilaria Immitis) è una malattia parassitaria trasmessa dalla zanzara.
La filariosi è diffusa in tutto il mondo, in Italia è presente soprattutto nelle regioni che si affacciano sulla pianura padana; studi scientifici considerano aree endemiche il Piemonte, la Lombardia, il Veneto, il Friuli Venezia Giulia, l’Emilia Romagna e la Toscana.
Il cane è l’ospite naturale e serbatoio d’infezione della filariosi. Il gatto e il furetto sono invece ospiti incidentali, e difficilmente manifestano la malattia.
Le zanzare si infestano durante il pasto di sangue da un animale infetto, al loro interno si sviluppano le larve della filariosi che vanno a localizzarsi nell’apparato pungitore e da li trasmesse ad un nuovo cane.
La trasmissione della malattia è influenzata dalle condizioni climatiche, infatti è più diffusa nei mesi primaverili-estivi.
Il ciclo vitale della filariosi comprende diverse fasi:
- La zanzara ingerisce le microfilarie o larve di primo stadio (L1) da un cane infetto
- Le L1 maturano in L2 ed L3 all’interno del corpo della zanzara in circa 2 settimane
- Le L3 penetrano nel nuovo ospite attraverso una semplice puntura della zanzara
- Le L3 attraversano il sottocute dell’ospite trasformandosi in L4 in circa 10 giorni, ed infine in L5
- Le L5 migrano nelle arterie polmonari perferiche dei lobi caudali polmonari
Le filarie adulte misurano fino a 30 cm e, localizzandosi a livello delle arterie polmonari e del cuore destro, determinano modificazioni patologiche che possono rivelarsi mortali.
L’American Hearthworm Society raccomanda di eseguire il test per la ricerca degli antigeni e delle microfilarie una volta all’anno. I cani sintomatici spesso presentano dispnea sotto sforzo, affaticamento, svenimenti, tosse, perdita di sangue o scolo rosato dal naso, perdita di peso, accumulo di liquido in addome e sintomi di insufficienza cardiaca.
Nelle fasi iniziali i cani affetti non presenteranno nessuno di questi sintomi, questo perché la gravità è spesso correlata al numero di parassiti presenti in circolo.
Se il tuo cane non ha mai fatto la prevenzione, o l’ha fatta incompleta, o presenta alcuni dei sintomi sopraelencati è indispensabile fare un test ematico che ricerchi gli antigeni delle filarie presenti in circolo che derivano dall’apparato riproduttore di femmine adulte.
È possibile prevenire la filariosi cardiopolmonare.
Poiché tutti i cani che vivono in aree endemiche per la filariosi cardiopolmonare sono a rischio, la profilassi è fondamentale. È opportuno nei cuccioli iniziarla entro e non oltre le 8 settimane di età.
La somministrazione di farmaci per la profilassi della filariosi necessita della prescrizione medica.
Le opzioni disponibili comprendono diversi farmaci da somministrare mensilmente per via orale o topica, oppure per via parenterale annualmente.
Note: alcuni cani di razza Collie e altri cani con alterata funzionalità della glicoproteina P sono particolarmente sensibili a vari farmaci, tra cui alcune molecole utilizzate per la profilassi della filariosi cardiopolmonare.
AL CENTRO VETERINARIO MONTECCHIO SIAMO A VOSTRA DISPOSIZIONE PER ESEGUIRE IL TEST DELLA FILARIOSI E PER SCEGLIERE INSIEME LA MIGLIOR PROFILASSI PER IL TUO CANE.
Se vuoi più informazioni sulla filariosi
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BIBLIOGRAFIA:
- Bibliografia: “Nuove linee guida per la prevenzione, la diagnosi e il trattamento della filariosi cardiopolmonare nei cani” American Hearthworm Society, Dr. C. T. Nelson, Dr. J. W. McCall, Dr. D. Carithers. Luglio 2014
- “Medicina interna del cane e del gatto” Nelson, Couto.