COS’È L’OSTEOCONDRITE DISSECANTE?
Patologia ortopedica che interessa soggetti giovani in accrescimento (6-10 mesi), con maggior predisposizione per i maschi che si manifesta con il distacco di un lembo cartilagineo e conseguente esposizione dell’osso subcondrale. La lesione è spesso bilaterale e si localizza a livello della testa omerale.
COME SI FA LA DIAGNOSI?
La visita clinica ortopedica del paziente associata ad uno studio radiografico di entrambe le spalle, possono confermare la presenza o meno della suddetta patologia.
COME SI PUÒ CURARE?
Una diagnosi precoce della patologia è fondamentale per garantire una buona prognosi; infatti più lo stimolo infiammatorio dovuto alla lesione perdurerà nel tempo, maggiore sarà l’artrosi che svilupperà l’articolazione.
Il trattamento dell’osteocondrite è essenzialmente chirurgico e consiste nella rimozione del flap cartilagineo per via artroscopica. Durante i primi tre giorni dopo l’intervento, è importante agire sull’infiammazione e sul dolore, e prevenire l’atrofia muscolare e la disfunzione articolare. A questo scopo possiamo utilizzare tecniche passive che riducono l’infiammazione, con effetto analgesico e che contribuiscano a mantenere tonica la massa muscolare e la capacità di movimento. Tra queste tecniche si può ricorrere alla elettroterapia (TENS ed elettrostimolazione muscolare), a massaggi, a manipolazioni passive ed alla crioterapia.