COS’È LA DISPLASIA DEL GOMITO?
Essa è rappresentata ad un insieme di condizioni patologiche, tipiche dell’età dello sviluppo (4-12 mesi), il cui esito è rappresentato da un’osteoartrosi di grado variabile a carico dell’articolazione del gomito.
Le modificazioni morfologiche che vengono incluse all’interno della definizione di displasia di gomito sono:
Frammentazione del processo coronoideo mediale dell’ulna (FCP)
La patologia è causata probabilmente da carichi abnormi che agendo sul processo coronoideo mediale dell’ulna in corso di ossificazione, ne determinano dapprima la fissurazione e successivamente la frammentazione con conseguente esposizione dell’osso subcondrale. Interessa soggetti in accrescimento (4 e 10 mesi), e si manifesta con una zoppia che insorge gradualmente a partire dai 4/6 mesi.
TRATTAMENTO: chirurgico.
Osteocondrite dissecante del condilo omerale mediale (OCD)
La patologia consiste nel distacco di un lembo cartilagineo a carico della superficie mediale e distale del condilo mediale dell’omero, con conseguente esposizione dell’osso subcondrale. Interessa cani in accrescimento (4-10 mesi) e si manifesta con una zoppia di grado variabile persistente, ad insorgenza graduale.
TRATTAMENTO: chirurgico.
Mancata unione del processo anconeo dell’ulna (UAP)
Consiste nella mancata fusione della fisi di accrescimento del processo anconeo dell’ulna e conseguente mancata unione del processo al corpo dell’ulna. Interessa prevalentemente soggetti giovani (4-12 mesi). I soggetti colpiti presentano una zoppia di grado variabile che si manifesta sia a freddo che a caldo.
TRATTAMENTO: chirurgico.
Incongruenza articolare (IA)
Incompleta ossificazione dei condili omerali (IOHC)
La mancata o ritardata unione dei nuclei di ossificazione dei condili omerali, si traduce nella frattura incompleta intercondiloidea che può predisporre ad una frattura articolare completa provacata anche da piccoli traumi. Si manifesta in soggetti di età variabile (4 mesi, 5 anni).
TRATTAMENTO: chirurgico.
QUANDO SI PUÒ DIAGNOSTICARE LA DISPLASIA DI GOMITO ?
La visita ortopedica del cucciolo (4-7 mesi), associata ad uno studio radiografico preventivo dell’articolazione del gomito ci permette di riconoscere tempestivamente la patologia. L’esame tomografico (TAC) o l’artroscopia possono essere utili qualora le immagine radiografiche risultassero essere dubbie
COME SI PUÒ CURARE?
Diagnosticare precocemente la displasia di gomito è fondamentale ed il trattamento è essenzialmente chirurgico. La finalità della chirurgia è di diminuire i danni cartilaginei e rallentare i processi artrosici a carico dell’articolazione del gomito displasico. Durante i primi tre giorni dopo l’intervento, è importante agire sull’infiammazione e sul dolore, e prevenire l’atrofia muscolare e la disfunzione articolare. A questo scopo possiamo utilizzare tecniche passive che riducono l’infiammazione, con effetto analgesico e che contribuiscono a mantenere tonica la massa muscolare e la capacità di movimento. Tra queste tecniche si può ricorrere alla elettroterapia (TENS ed elettrostimolazione muscolare), a massaggi, a manipolazioni passive ed alla crioterapia.